Rifiuti: "Chiodi trovi un accordo con le altre Regioni"

TERAMO – Rifiuti, il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini, scrive al presidente Gianni Chiodi per sollecitare un intervento immediato finalizzato a fronteggiare la grave situazione dei rifiuti in cui versa il territorio teramano. “Fin dallo scorso mese di luglio avevo presentato apposita interpellanza all’assessore Stati in cui avevo chiesto di conoscere quali erano le ragioni per cui non era stato sottoscritto l’accordo tra Regione Abruzzo e Regione Molise per l’utilizzo, da parte dei Comuni della Provincia di Teramo, della discarica di Guglionesi (Cb) – dichiara Ruffini – tale accordo avrebbe dato la possibilità di conferire rifiuti per 40.000 metri cubi, il che avrebbe significato più di un anno di autonomia per la provincia di Teramo che avrebbe avuto il tempo necessario per realizzare ad esempio il sito di Grasciano di Notaresco e quindi superare la fase emergenziale”. Ruffini ricorda ancora che la Stati prese l’impegno di sottoscrivere l’accordo prima della pausa estiva ma dopo le vicende giudiziarie che l’hanno coinvolta la situazione è rimasta ferma. Ruffini chiede a questo punto al governatore l’esito di quell’accordo o se ci sono altre soluzioni all’orizzonte dal momento che i sindaci del teramano “sono costretti a sostenere aumenti insostenibili sulle tariffe di conferimento che inevitabilmente ricadono nelle tasche già vuote dei cittadini”. “La nostra provincia paga un ritardo nell’organizzazione degli impianti di conferimento. Nonostante queste difficoltà, nel teramano sono presenti diverse discariche: Tortoreto, Atri, Grasciano e Notaresco che per diversi motivi non sono però disponibili. Vista questa attuale incapacità di far fronte da soli all’emergenza, sono diversi i sindaci teramani e gli enti gestori che hanno preso contatti con i gestori della Regione Marche e dell’Emilia Romagna, dove le tariffe di conferimento praticate sono inferiori a quelle pagate nei siti abruzzesi. Ruffini ha chiesto dunque a Chiodi di convocare con urgenza un tavolo insieme ai teramni, alla Provincia e ai gestori delle discariche. “Senza la volontà di tutte le istituzioni –conclude Ruffini – il rischio che corriamo è di ritrovarsi tra pochi giorni con i rifiuti per strada”.